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Artù, Lancillotto e il Graal Vol 3: Lancillotto del lago (La carretta- Agravain)

Artù, Lancillotto e il Graal Vol 3: Lancillotto del lago (La carretta- Agravain)

90,00 €
Lino Leonardi
Einaudi
millenni
21-06-2022
2022
9788806251376
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Lettrici e lettori che siano arrivati fin qui, nel loro percorso attraverso le pagine del ciclo di Lancillotto e del Graal, avranno già oltrepassato la metà dellimmenso edificio narrativo. Dopo gli antefatti della Storia del Santo Graal e le storie di Merlino e del giovane Artú (vol. I), le prime due sezioni del grande romanzo centrale, il Lancillotto del Lago (vol. II), hanno seguito il migliore dei cavalieri dallinfanzia presso la Dama del Lago e dallarrivo alla corte di Artù attraverso le sue mille avventure, lamore ricambiato per la regina Ginevra, lamicizia con Galehaut, lodio di Morgana, lammissione alla Tavola Rotonda, le guerre, i tornei, le foreste e gli incantamenti. A metà del romanzo, nella pagina che chiude il volume precedente di questa edizione, quel mondo sembra essere arrivato a un punto di non ritorno, con la tragica morte di Galehaut. Il re delle Isole Lontane, che pur essendo in grado di sconfiggere Artù gli si era sottomesso solo per amore di Lancillotto, e che aveva avuto poi un ruolo decisivo nel favorire la reciproca dichiarazione damore e il primo bacio tra lui e Ginevra, lamico che aveva assicurato a Lancillotto in ogni momento un punto dappoggio sicuro nel suo complesso rapporto con la corte arturiana, muore di dolore, credendo che il suo amico sia morto. Questo snodo dellintreccio era necessario per introdurre la vicenda della carretta, la prova infamante a cui Lancillotto si sottopone per salvare Ginevra, rapita dal crudele Meleagant: lepisodio, con cui inizia la seconda metà del romanzo in prosa, era stato infatti oggetto del celebre romanzo in versi di Chrétien de Troyes, Le chevalier de la charrette (1180 ca.), il primo a noi noto che abbia Lancillotto come protagonista, e in quel romanzo la figura di Galehaut non è menzionata. Lautore del Lancillotto del Lago introduce qui lepisodio (CVII-CXIII), quando Galehaut è morto ma Lancillotto ancora non lo sa: lo apprenderà solo in seguito, quando troverà la sua tomba (CXX). Con questo accorgimento il romanzo in prosa può inserire lepisodio della carretta seguendo il celebre precedente quasi alla lettera, sfruttando la fama di Chrétien ma allo stesso tempo incastonando quel singolo exploit, ben noto al suo pubblico, nella complessa storia del protagonista. Dopo aver appreso della morte di Galehaut in realtà Lancillotto non sarà più lo stesso: per due volte, sebbene inconsapevolmente, tradisce Ginevra, è costretto a fare i conti con i propri limiti, che gli impediranno, a lui il cavaliere migliore del mondo, di essere il predestinato allimpresa del Graal, e in più dunoccasione si abbandona alla follia (incarnando un modello ben presente allAriosto per la pazzia di Orlando). E con la trasformazione del suo protagonista, il romanzo prende un andamento diverso. Dalla Premessa di Lino Leonardi.

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