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«Emancipazione» femminile e crepuscolo della Repubblica romana. Servilia, madre del cesaricida Marco Giunio Bruto

«Emancipazione» femminile e crepuscolo della Repubblica romana. Servilia, madre del cesaricida Marco Giunio Bruto

15,00 €
Franco Di Bella
Aracne
Cepione, Servilia
25-07-2019
2019
9788825526400
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Münzer e Syme hanno definito Servilia, rispettivamente, l'equivalente femminile di Cesare e la grande signora della politica, riconoscendo alla madre del cesaricida Bruto un ruolo storico lasciato in ombra dagli scrittori antichi. In verità, non sono nemmeno numerosi gli studiosi moderni che siano andati oltre i semplici apprezzamenti, a volte generici e frettolosi: J.P.V.D. Balsdon, sebbene consideri Servilia la più grande donna nel mondo politico romano di fine Repubblica, le dedica solo poco più di una pagina. Qui s'intende "riparare" tale torto, facendo di Servilia il personaggio femminile più rappresentativo dell'epoca tardo-repubblicana, il punto d'arrivo di un lungo percorso che ha portato la donna nel primo secolo a.C. al più alto livello di "emancipazione" a lei consentito in una società patriarcale come quella romana. La prima parte del libro descrive in sintesi la condizione femminile nella Roma arcaica. Nella seconda parte, dedicata al "crepuscolo" della Repubblica, storia della donna e storia politico-militare si intersecano, rivissute attraverso la vita e le esperienze di Servilia. Si ha così una "storia al femminile": l'uomo rimane sempre protagonista, ma viene ribadito il principio che la storia non è un suo monopolio, ma una combinazione di eventi nei quali un sesso non può escludere l'altro.

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